Loc. San Carlo – Diga del Gleno

La Diga del Gleno si trova ai piedi del Monte Gleno, una delle principali cime delle alpi orobiche. La sua vetta raggiunge un’altitudine di 2882 m. Questa che vi presentiamo è un’escursione unica e ricca di storia. Il trekking alla Diga del Gleno, infatti, unisce la bellezza della natura della Val di Scalve al ricordo dell’immane tragedia della Diga del Gleno.

Percorso:

Questo sentiero parte dalla chiesetta di San Carlo, riconoscibile dai colori bianco e azzurro (si trova sulla strada che collega Vilminore a Bueggio). La chiesetta si trova a circa due minuti in macchina da Vilminore, dieci minuti a piedi. L’ampio sentiero parte sulla destra rispetto alla strada e prosegue con una lieve pendenza fino a raggiungere località Ponte del Gleno. Qui si incontrano i sentieri che provengono da Nona (tramite le Corne Strette), località Roccolo e Bueggio.

Da qui si prende il sentiero CAI 410, la pendenza si fa più marcata, si entra nel bosco e si procede in direzione della Diga del Gleno. A metà del percorso si trova un osservatorio faunistico, inoltre si possono osservare, lungo tutto il percorso, depositi detritici di Verrucano Lombardo. In prossimità della Diga il sentiero si fa più pianeggiante e si incontra quello proveniente da Nona. Incontrato questo, si percorre una vallata e infine, un’ultima piccola salita, permette di superare una costa dietro la quale si possono vedere i ruderi della Diga del Gleno.

Storia del disastro della Diga del Gleno:

La Diga fu voluta dai Viganò di Ponte Albiate (MI), proprietari di importanti cotonifici ed interessati a disporre direttamente di forza motrice. Il progetto previde, successivamente ad una variante in corso d’opera, la realizzazione di una diga ad archi multipli, all’epoca considerata una delle più moderne concezioni di ingegneria.
Il bacino, posto ad un’altitudine di 1500 metri, si riempì interamente d’acqua per la prima volta il 22 ottobre 1923 con una capacità di otto milioni di metri cubi. Questo bacino alimentava una prima centrale a 400 metri a valle che a sua volta consentiva il funzionamento di una seconda centrale. Nei mesi precedenti il crollo della Diga del Gleno vennero ripetutamente segnalate perdite d’acqua alla base e nella muratura in calce dello sbarramento.
Il 1° dicembre 1923, alle ore 7:15, la Diga del Gleno crollò, sei milioni di metri cubi di acqua lambirono l’abitato di Bueggio travolgendone la Chiesa e distrussero buona parte del paese di Dezzo. L’acqua raggiunse in seguito Angolo e Darfo, in valle Camonica, riversandosi infine nel lago di Iseo. Nel “Disastro del Gleno” persero la vita circa 500 persone.

Spazio espositivo Gleno:

Nel giugno del 2018 è stato aperto a Vilminore di Scalve, in piazza Giustizia 1, una mostra temporanea sul disastro della Diga del Gleno. Per maggiori info: CLICCA QUI

Social:

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Informazioni sul percorso

  • Dislivello: Fino a 1000
  • Sentieri CAI: 410

Informazioni sulla scalata

  • Difficoltà: Medio

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