Nei dintorni di Schilpario

Nei dintorni di Schilpario

DESCRIZIONE DEL PERCORSO

Itinerario dall’eccellente valore panoramico ed alla portata di tutti. Percorribile anche da famiglie con bambini, disposti a camminare su sentieri di media difficoltà per almeno 3 ore.
Lungo la strada alta sopra l’abitato di Schilpario, l’incantevole panorama al cospetto del Pizzo Camino regala una visuale sorprendente sia d’estate sia d’inverno. Lassù troverete una cornice realizzata da una decoratrice, un falegname ed un ingegnere schilpariesi con vecchie assi in legno decorate. Approfittatene per una foto di qualità e perché no… un simpatico post su Instagram con l’hashtag #cornicealpina.
L’itinerario lambisce il tracciato della Pista degli Abeti (d’inverno suggestivo percorso per sci nordico), prima di portarvi sul sedime delle vecchie e pendenti stradine dell’abitato del Grumello, il più vecchio borgo di Schilpario.
Dopo aver oltrepassato lo Chalet Paradais ed il Tennis/Pattinaggio Paradiso abbandonerete il paese per immergervi nel verde più intenso dei boschi che collegano Schilpario alla frazione Pradella. Un incantevole saliscendi che riempirà i vostri polmoni d’ossigeno.
Giunti alla frazione Pradella, rinfrescatevi con qualche sorso d’acqua alla fontana e spendete un po’ di tempo per un’interessante visita al museo di fossili e minerali provenienti da tutto il mondo, all’interno dell’Hotel San Marco.
Scendete sul fondovalle, ammirate le scroscianti cascate sul fiume Dezzo ed oltrepassate i suggestivi ponticelli in legno.
Stringete i denti e raggiungete nuovamente l’abitato di Schilpario dopo una “tonica” salita. Con un ulteriore sforzo concedetevi un’altra foto seduti sulla Panchina Gigante, con il suo scenario che spazia dalla Presolana al Pizzo Camino.
Raggiungete nuovamente il punto di partenza dopo un facile rientro.


INDICAZIONI DI PERCORSO

– LA CORNICE
L’itinerario parte e si conclude alla Piazza di Schilpario con percorrenza in senso orario. Dalla Piazza procedere verso Via Torri e subito dopo l’ex-negozio di macelleria imboccare sulla dx Vicolo della Fontana, procedere fiancheggiando la valletta (quasi sempre in secca) attraversarla e proseguire lungo il suo corso, in salita, attraversare il ponticello in legno fino ad imboccare la strada sterrata, per poi svoltare a dx in salita. Procedere lungo la strada fino alla cornice panoramica sul paese di Schilpario.

– GRUMELLO
Procedere ulteriormente fino ad una valletta (quasi sempre in secca). Non attraversare la valletta e scendere a fianco del prato in corrispondenza dell’argine in sassi della valletta. In fondo al prato svoltare a sx ed imboccare la strada sterrata nei pressi di alcune villette a schiera. Svoltare a dx e scendere.
Superato il tornante su strada asfaltata svoltare subito a sx ed imboccare la strada pianeggiante che dopo poco diventa sterrata e procedere per circa 400 m. Superato un ponticello, la strada sassosa inizia a salire; dopo 30/40 m svoltare a dx seguendo in discesa le indicazioni del sentiero CAI 415 . Giunti sulla strada asfaltata, attraversarla e procedere oltrepassando la casetta in legno del Soccorso Alpino.
Procedere oltrepassando il ponte sulla strada sterrata ed entrare sul sedime della pista di fondo. Dirigersi verso l’abitato di Schilpario, oltrepassando il Palazzetto dello Sport. Dopo il Palazzetto imboccare sulla sx la strada in salita con muro in sassi grigi. Procedere lungo la strada che diventa stretta, oltrepassare una panchina e svoltare a sx in una stretta via che oltrepassa l’abitato del Grumello alto (il borgo più antico di Schilpario). Giunti nei pressi della piazzale sterrato e della fontana del Grumello Alto, scendere lungo la strada asfaltata di Via Paradiso, oltrepassare lo Chalet in legno (sulla sx) ed il campo da tennis/pattinaggio (sulla dx).

– SERTA E PRADELLA
Alla sommità della pendenza di Piazzale degli Alpini, svoltare a sx imboccando la seconda strada (la prima è una strada privata). Mantenere la sx ed imboccare la strada cementata (sentiero CAI 423) che aggira la recinzione di un’abitazione con il tetto a punta. Abbandonare la strada svoltando a dx, mantenendosi vicini alla recinzione. Imboccare il sentiero e seguirlo.
Giunti ad un piccolo ponticello sul torrente, attraversarlo e svoltare a sx procedendo in salita. Dopo 100 m si raggiunge una strada sassosa in salita: procedere per ulteriori 150 m. Dopo un’ampia curva ed un tratto in salita la strada diventa pianeggiante, procedere oltrepassando il rudere della stazione di arrivo di un vecchio skilift. Procedere sempre dritto per circa 2 km lungo un piacevole saliscendi nel bosco.
Giunti in corrispondenza del Prato della Foppa, caratteristico terreno a conca con una cascina al centro, aggiratelo seguendo il comodo sentiero e svoltando a dx iniziate a scendere lungo la strada sassosa.
Al termine della strada svoltare a sx ed oltrepassare il ponticello in legno, per poi continuare a scendere per circa 100 m. Svoltare a sx passando dietro un grosso edificio color rosa al limite del bosco (ex Colonia). Il sentiero non è ben delineato, essendoci un paio di varianti nei pressi dell’ex Colonia: procedere comunque senza timore per alcune decine di metri fino a che il tracciato risulta ben identificabile.
Proseguire sempre dritto sopra l’abitato di Pradella lungo un piacevole saliscendi. Mantenere la dx ed abbassarsi fino ad imboccare una strada sterrata, poi svoltare a dx fino a scendere alla Chiesa di Pradella, nei cui pressi è presente una fontana con ottima acqua fresca. Procedere oltre la Chiesa in direzione Schilpario; giunti all’Hotel San Marco valutare una visita al Museo dei Minerali e Fossili.

– LA PANCHINA GIGANTE E RITORNO A SCHILPARIO
ATTENZIONE: PASSAGGIO FRA LE FRAZIONI DI BARZESTO E PRADELLA ATTUALMENTE NON POSSIBILE PER PONTICELLO DIVELTO DA TORRENTE IN PIENA 

Procedere oltre l’albergo e sorpassare la cappella votiva; in corrispondenza del cartello “pericolo per restringimento sede stradale” presente sulla sx, imboccare il sentiero in discesa svoltando a sx.
Proseguire fino al fondovalle ed in corrispondenza di alcune costruzioni in muratura mantenere la sx, scendendo per circa 100 m costeggiando il fiume. Attraversare il ponticello e risalire lungo il fiume per circa 100 m, seguire la curva a sx in salita e giunti all’incrocio, dopo alcuni metri svoltare a dx (verso sx si giungerebbe all’abitato di Barzesto).
Procedere lungo il sentiero sul fondovalle fino ad un altro ponticello in legno: dopo averlo attraversato, seguire la salita svoltando a dx per poi mantenere la sx e salire lungo la strada sterrata che si fa un poco ripida. Continuare fino all’area industriale di Schilpario, oltrepassando le stalle fino ad arrivare all’incrocio nei pressi del cimitero. Attraversare la strada provinciale ed entrare nel piccolo nucleo abitato di fronte.
Mantenendo la sx, imboccare la strada sterrata in salita. Procedere per circa 300/400 m in salita ed in corrispondenza di un grosso masso spigoloso sul sentiero, svoltare a dx su un sentiero pianeggiante. Procedere sul sentiero pianeggiante per circa 200 m, passare sotto la cascina in sassi e raggiungere la panchina gigante.
Proseguire oltre il sentiero della panchina gigante fino a giungere sulla strada asfaltata di Via Soliva. Svoltare a sx in leggera salita e procedere fino al termine della Via, dove si imbocca la strada sterrata. Oltrepassare la valletta (quasi sempre in secca), per poi svoltare a dx subito dopo e imboccando nuovamente il sentiero proveniente dalla Piazza: come all’inizio della passeggiata, seguirlo in discesa per tornare al punto di partenza.


DATI TECNICI

Partenza: Piazza Cardinal Angelo Maj (Schilpario)
Lunghezza percorso: 9.8 km
Altezza minima: 1013 m slm
Altezza massima: 1224 m slm
Discesa accumulata: 497 m
Salita accumulata: 497 m
Valenza naturalistica e panoramica: *****
Percorso ad anello:
Tempo di percorrenza: 3 ore (più pause)
Periodo consigliato: Sempre, preferibilmente in assenza di neve
Difficoltà: Facile, adatto per famiglie, con bambini disposti a camminare per il tempo di percorrenza
Possibilità di accorciare l’itinerario per rientro anticipato:
Presenza di segnaletica orizzontale: No

Informazioni sul percorso

  • Dislivello: Fino a 500
  • Crediti: Riccardo Pizio

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